Rappresenta Savona dopo la conquista genovese del 1528: lo dimostra la fortezza del Priamar, a sinistra del centro abitato. E' considerata la più antica veduta della città.
DES
DESS:
veduta
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
3500
INVD:
15/07/2019
DTZ
DTZG:
XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
inizio
DTSI:
1601
DTSV:
post
DTSF:
1620
DTSL:
ante
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Per la sua posizione costiera che ne fa il più importante approdo della riviera ligure di ponente, Savona è stata spesso minacciata da Signori e Potenze che covavano mire di dominio sulla vicina Genova.
Contesa da Bizantini e Longobardi durante il Medioevo, si costituisce libero Comune nel 1191. Seguono oltre tre secoli di alterne fortune: alla crescita economica dei secoli XII e XIII subentra un periodo di stasi che dura fino quasi alla metà del XV secolo.
Nella seconda metà del 1400 si delinea una ripresa economica e politica della città, favorita da diversi fattori, tra i quali l‘elezione a papi di due nobili savonesi: Francesco Della Rovere (Sisto V), papa dal 1471 al 1484 e suo nipote, Giuliano Della Rovere (Giulio II), pontefice dal 1503 al 1513.
Intorno al 1460 a Savona si trasferisce il giovane Cristoforo Colombo: con il tramonto del potere politico dei Fregoso, per i quali il padre Domenico era schierato, il futuro a Genova era diventato incerto.
A Savona si potevano anche fare buoni affari, grazie alle discrete dimensioni della città; ai collegamenti con il Piemonte e la Pianura padana; al porto, che può contare anche sulla vicina rada di Vado.
Qui Domenico esercita l’arte del lanaiolo e gestisce una taverna. Cristoforo aiuta il padre nei suoi traffici e così ha modo di imbarcarsi a Savona per numerosi viaggi che lo porteranno a conoscere coste e porti del Mediterraneo occidentale. Forse non è un caso che l’unico toponimo ligure nel mar dei Caraibi sia Saona: così viene battezzata una bella isola a sud-est di Hispaniola.
Colombo lascerà Savona venticinquenne. Nel 1528 la Repubblica di Genova deciderà di sottomettere una volta per tutte quella che considera non solo una concorrente nei commerci, ma soprattutto un fattore di destabilizzazione delle Riviere, oggetto come è delle mire del confinante ducato di Savoia. Ma Colombo non ne fu testimone: era già morto da oltre venti anni.
Rappresenta Savona dopo la conquista genovese del 1528: lo dimostra la fortezza del Priamar, a sinistra del centro abitato. E' considerata la più antica veduta della città.
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DESS:
veduta
Notizie storico-critiche (NSC)
Per la sua posizione costiera che ne fa il più importante approdo della riviera ligure di ponente, Savona è stata spesso minacciata da Signori e Potenze che covavano mire di dominio sulla vicina Genova.
Contesa da Bizantini e Longobardi durante il Medioevo, si costituisce libero Comune nel 1191. Seguono oltre tre secoli di alterne fortune: alla crescita economica dei secoli XII e XIII subentra un periodo di stasi che dura fino quasi alla metà del XV secolo.
Nella seconda metà del 1400 si delinea una ripresa economica e politica della città, favorita da diversi fattori, tra i quali l‘elezione a papi di due nobili savonesi: Francesco Della Rovere (Sisto V), papa dal 1471 al 1484 e suo nipote, Giuliano Della Rovere (Giulio II), pontefice dal 1503 al 1513.
Intorno al 1460 a Savona si trasferisce il giovane Cristoforo Colombo: con il tramonto del potere politico dei Fregoso, per i quali il padre Domenico era schierato, il futuro a Genova era diventato incerto.
A Savona si potevano anche fare buoni affari, grazie alle discrete dimensioni della città; ai collegamenti con il Piemonte e la Pianura padana; al porto, che può contare anche sulla vicina rada di Vado.
Qui Domenico esercita l’arte del lanaiolo e gestisce una taverna. Cristoforo aiuta il padre nei suoi traffici e così ha modo di imbarcarsi a Savona per numerosi viaggi che lo porteranno a conoscere coste e porti del Mediterraneo occidentale. Forse non è un caso che l’unico toponimo ligure nel mar dei Caraibi sia Saona: così viene battezzata una bella isola a sud-est di Hispaniola.
Colombo lascerà Savona venticinquenne. Nel 1528 la Repubblica di Genova deciderà di sottomettere una volta per tutte quella che considera non solo una concorrente nei commerci, ma soprattutto un fattore di destabilizzazione delle Riviere, oggetto come è delle mire del confinante ducato di Savoia. Ma Colombo non ne fu testimone: era già morto da oltre venti anni.