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Cariatide

Galata Museo del Mare
OGT
OGTD:
scultura
OGTT:
cariatide
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
In età moderna le aristocrazie europee gareggiavano in sfarzo e lusso. La magnificenza faceva parte del linguaggio simbolico dell’epoca: indicava ricchezza e potere, con lo scopo di impressionare il popolo e acquisirne il consenso. Le loro navi da guerra non ne erano esenti. Soprattutto la poppa era una vera galleria d’arte galleggiante. Statue e decorazioni intagliate nel legno rappresentavano gli stemmi araldici e il motto della casata, e poi cherubini, giovani fanciulle, animali, festoni di frutta e fiori simboli di prosperità e pace. Il tutto era infine dipinto in colori intensi e chiari a formare un apparato sfavillante destinato più a meravigliare i sudditi che a spaventare i nemici.
L’arte della scultura in legno era diffusa tra il XVI e il XVIII secolo in innumerevoli botteghe diffuse su tutto il territorio della Repubblica e ampiamente esportata all’estero. Varie professionalità specializzate – supportate da generici falegnami (i bancalari) – collaboravano alla realizzazione delle decorazioni poppiere di galee e vascelli: scultori come Filippo Santacroce, intagliatori come Gaspare Forlani e Matteo Castellino, per finire con i decoratori come Agostino Calvi e i figli Lazzaro e Pantaleo. Non di rado si trattava di artisti forestieri, la cui “genovesità” era di adozione, esempio di una politica inclusiva che aveva reso grande la Repubblica.
SGT
SGTI:
figura allegorica femminile
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
3297
INVD:
11/07/2019
DTZ
DTZG:
XVIII
Cronologia (DT)
DTSV:
post
MTC
MTC:
legno di noce scultura