L'uso dei globi celesti rispondeva a due ordini di problemi: l'ausilio alla navigazione e la didattica dell'astronomia. Con i globi olandesi del XVII secolo la sfera celeste diviene occasione di “spettacolo” più che di erudizione. Sulla base della posizione delle stelle, ordinate secondo le diverse grandezze, si dispongono le costellazioni rappresentate con disegni mitologici: dal guerriero Orione, al Sagittario, all'Aquila, ai Gemelli; il globo diventa così “teatro del cielo”. Qui le stelle vengono indicate in latino, in greco e in arabo: un tributo alla lingua madre dell’astronomia.
L'uso dei globi celesti rispondeva a due ordini di problemi: l'ausilio alla navigazione e la didattica dell'astronomia. Con i globi olandesi del XVII secolo la sfera celeste diviene occasione di “spettacolo” più che di erudizione. Sulla base della posizione delle stelle, ordinate secondo le diverse grandezze, si dispongono le costellazioni rappresentate con disegni mitologici: dal guerriero Orione, al Sagittario, all'Aquila, ai Gemelli; il globo diventa così “teatro del cielo”. Qui le stelle vengono indicate in latino, in greco e in arabo: un tributo alla lingua madre dell’astronomia.