Il dipinto si inquadra nella vasta produzione della bottega De Wael, attiva a Genova per diversi decenni a partire dal 1620. La "bottega" o "circolo" dei De Wael, poté contare sul contributo che giovani artisti - in viaggio verso l'Italia in cerca di fortuna e di nuove esperienze artistiche - poterono dare ai fiamminghi ormai solidamente stabilitesi a Genova.
Si tratta di pittori destinati a diventare molto più famosi degli stessi De Wael, come Jan Roos, Vincent Malò, Jan Hovaert, ma anche lo stesso Van Dyck. Tra questi, anche un giovane pittore destinato ad affermarsi come "marinista", tra Olanda e Inghilterra, Andries Van Ertvelt (1590-1652). E’ possibile che, data la competenza, questo autore sia stato chiamato a intervenire proprio per la parte navale dei dipinti della bottega. Nell'ottica di impresa dei De Wael, a Van Ertvelt - durante la sua presenza a Genova - sarebbe spettato il dipingere le navi, mentre ai due fratelli sarebbero spettate le figure in primo piano: questi due piani differenti - figure in primo piano e navi sullo sfondo - divengono un interessante archetipo della produzione del primo periodo della bottega.
Che soldati e marinai imbarcati su solidi galeoni o veloci galee dovessero scendere a bordo di barche per scontrarsi in corpo a corpo, sembra un vezzo per evidenziare l’abilità di figurinista del pittore. Questo rimase una caratteristica comune della bottega per tutta la durata della permanenza di Van Ertvelt, il cui stile appare inconfondibile, vuoi per il disegno che per il colore delle imbarcazioni.
Il dipinto si inquadra nella vasta produzione della bottega De Wael, attiva a Genova per diversi decenni a partire dal 1620. La "bottega" o "circolo" dei De Wael, poté contare sul contributo che giovani artisti - in viaggio verso l'Italia in cerca di fortuna e di nuove esperienze artistiche - poterono dare ai fiamminghi ormai solidamente stabilitesi a Genova.
Si tratta di pittori destinati a diventare molto più famosi degli stessi De Wael, come Jan Roos, Vincent Malò, Jan Hovaert, ma anche lo stesso Van Dyck. Tra questi, anche un giovane pittore destinato ad affermarsi come "marinista", tra Olanda e Inghilterra, Andries Van Ertvelt (1590-1652). E’ possibile che, data la competenza, questo autore sia stato chiamato a intervenire proprio per la parte navale dei dipinti della bottega. Nell'ottica di impresa dei De Wael, a Van Ertvelt - durante la sua presenza a Genova - sarebbe spettato il dipingere le navi, mentre ai due fratelli sarebbero spettate le figure in primo piano: questi due piani differenti - figure in primo piano e navi sullo sfondo - divengono un interessante archetipo della produzione del primo periodo della bottega.
Che soldati e marinai imbarcati su solidi galeoni o veloci galee dovessero scendere a bordo di barche per scontrarsi in corpo a corpo, sembra un vezzo per evidenziare l’abilità di figurinista del pittore. Questo rimase una caratteristica comune della bottega per tutta la durata della permanenza di Van Ertvelt, il cui stile appare inconfondibile, vuoi per il disegno che per il colore delle imbarcazioni.