Il dipinto è certamente una delle opere migliori della collezione dei Musei del Mare di Genova. Di dimensioni relativamente grandi, mostra la scena di una battaglia navale non meglio identi-ficata.
Il combattimento avviene in modo confuso, mentre il soggetto principale sembra essere il vascello a due ponti che sulla sinistra, viene sottoposto al fuoco di batteria di un analogo vascello: il primo, sull'albero di maestra, reca l'indicazione della bandiera bianca, bordata di rosso e con una croce di Sant'Andrea "frecciata", detta anche "burgundian flag", era il vessillo dei Paesi Bassi spagnoli tra XVI e XVII secolo. La seconda - gigli oro su fondo azzurro – è un vascello francese.
In primo piano: uno scontro tra barche: uomini armati, archibugieri e soldati muniti di rotella - il tipico scudo rotondo - si stanno combattendo a distanza ravvicinata: un episodio
piuttosto inverosimile se non servisse a dichiarare in maniera evidente l'autore, quel Cornelis De Wael che. attorno agli anni '20 del Seicento, impianta a Genova una bottega pittorica destinata ad avere un buon successo e i cui “pezzi forti" saranno, da una parte i dipinti di marina e dall’altra le battaglie navali.
Mentre nel primo genere i due fratelli sono, all'inizio. piuttosto incerti - tanto che si faranno aiutare sovente da altri artisti con van Ertvelt - nel secondo emergeranno con forza, tanto da diventare tra i partecipi di quel movimento dei "bamboccianti" che tanta applicazione avrà nelle scene collettive seicentesche e che è chiaramente riscontrabile lungo tutta l'attività della bottega a Genova.
Il dipinto appartiene al momento di maggiore maturità della bottega e deve essere ricondotto al solo Cornelis (dopo la separazione con il fratello Lucas), probabilmente attorno alla metà del Seicento; anche le figure di militari, molto precise e caratterizzate, sono sicuramente successive al periodo "bamboccesco", segno che ormai la bottega aveva raggiunto la sua specializzazione.
Il dipinto è certamente una delle opere migliori della collezione dei Musei del Mare di Genova. Di dimensioni relativamente grandi, mostra la scena di una battaglia navale non meglio identi-ficata.
Il combattimento avviene in modo confuso, mentre il soggetto principale sembra essere il vascello a due ponti che sulla sinistra, viene sottoposto al fuoco di batteria di un analogo vascello: il primo, sull'albero di maestra, reca l'indicazione della bandiera bianca, bordata di rosso e con una croce di Sant'Andrea "frecciata", detta anche "burgundian flag", era il vessillo dei Paesi Bassi spagnoli tra XVI e XVII secolo. La seconda - gigli oro su fondo azzurro – è un vascello francese.
In primo piano: uno scontro tra barche: uomini armati, archibugieri e soldati muniti di rotella - il tipico scudo rotondo - si stanno combattendo a distanza ravvicinata: un episodio
piuttosto inverosimile se non servisse a dichiarare in maniera evidente l'autore, quel Cornelis De Wael che. attorno agli anni '20 del Seicento, impianta a Genova una bottega pittorica destinata ad avere un buon successo e i cui “pezzi forti" saranno, da una parte i dipinti di marina e dall’altra le battaglie navali.
Mentre nel primo genere i due fratelli sono, all'inizio. piuttosto incerti - tanto che si faranno aiutare sovente da altri artisti con van Ertvelt - nel secondo emergeranno con forza, tanto da diventare tra i partecipi di quel movimento dei "bamboccianti" che tanta applicazione avrà nelle scene collettive seicentesche e che è chiaramente riscontrabile lungo tutta l'attività della bottega a Genova.
Il dipinto appartiene al momento di maggiore maturità della bottega e deve essere ricondotto al solo Cornelis (dopo la separazione con il fratello Lucas), probabilmente attorno alla metà del Seicento; anche le figure di militari, molto precise e caratterizzate, sono sicuramente successive al periodo "bamboccesco", segno che ormai la bottega aveva raggiunto la sua specializzazione.