Costruita nel luglio 1892 dal cantiere W. H. Potter di Liverpool, scafo in acciaio, stazza 2.614 tonnellate. Misurava: lunghezza m. 91,95; larghezza m. 12,73; immersione m. 7,47.
L'albero maestro era dotato di velacci e controvelacci ed era alto 58 metri dal ponte; i tre pennoni maggiori erano lunghi 28 metri.
In coperta aveva quattro grandi boccaporti, un lungo ponte centrale con gli alloggi
per l'equipaggio, le cucine, i locali delle motrici a vapore per manovrare ancore e verricelli, i serbatoi per l'acqua potebile ed il magazzino del carbone.
Sul cassero di poppa trovavano posto la saletta e gli alloggi ufficiali, la cabina, la saletta ed il bagno del comandante, la sala nautica e la timoneria.
Nel 1910 fu acquistata da Pietro Milesi di Genova. Per questo armatore fece molti viaggi tra Europa, Nordamerica e Cile, trasportando soprattutto carbone all’andata e nitrati (il celebre guano) al ritorno.
Nel 1916 tornò in Mediterraneo. Il 13 agosto «Balmoral» salpava da Genova per Norfolk. Durante il viaggio incapparono in una bonaccia davanti a Capo Mele, incontrando il veliero «Eurasia» che faceva il viaggio inverso.
Ambedue furono facile preda del sommergibile tedesco U 35, che li affondò a cannonate.
Costruita nel luglio 1892 dal cantiere W. H. Potter di Liverpool, scafo in acciaio, stazza 2.614 tonnellate. Misurava: lunghezza m. 91,95; larghezza m. 12,73; immersione m. 7,47.
L'albero maestro era dotato di velacci e controvelacci ed era alto 58 metri dal ponte; i tre pennoni maggiori erano lunghi 28 metri.
In coperta aveva quattro grandi boccaporti, un lungo ponte centrale con gli alloggi
per l'equipaggio, le cucine, i locali delle motrici a vapore per manovrare ancore e verricelli, i serbatoi per l'acqua potebile ed il magazzino del carbone.
Sul cassero di poppa trovavano posto la saletta e gli alloggi ufficiali, la cabina, la saletta ed il bagno del comandante, la sala nautica e la timoneria.
Nel 1910 fu acquistata da Pietro Milesi di Genova. Per questo armatore fece molti viaggi tra Europa, Nordamerica e Cile, trasportando soprattutto carbone all’andata e nitrati (il celebre guano) al ritorno.
Nel 1916 tornò in Mediterraneo. Il 13 agosto «Balmoral» salpava da Genova per Norfolk. Durante il viaggio incapparono in una bonaccia davanti a Capo Mele, incontrando il veliero «Eurasia» che faceva il viaggio inverso.
Ambedue furono facile preda del sommergibile tedesco U 35, che li affondò a cannonate.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Attilio Milesi
Data acquisizione (ACQD):
1928
Citazione completa (BIL)
T.Gropallo, "Il romanzo della vela" (1964), pag. 345