«Australia» fu costruita nel 1894 dai cantieri Odero di Sestri P. per per l’armatore Pietro Milesi. La costruzione fu diretta da Fabio Garelli in persona.
Gemella della «Saturnina Fanny», «Australia» aveva scafo in ferro e stazza lorda 1547 tonnellate.
E’ rimasta negli annali un passaggio memorabile nel 1907 di «Australia» da Wellington (Nuova Zelanda) a Londra con un carico di lana – merce pregiata – in 90 giorni, poche ore di meno dell’inglese «Westland», partita nei medesimi giorni. Fioccavano le scommesse su questi viaggi, come per una vera gara sportiva, in quel caso tutte a favore dell’inglese. Non era soltanto tifo: chi arrivava prima stabiliva il prezzo della merce.
Nello stesso anno moriva Pietro Milesi. «Australia» si trovava a Malmoe (Svezia) e venne paarata a lutto mediante una riga nera sullo scafo.
Dopo il 1910 questi velieri risultavano sempre meno competitivi. Resistevano solo quelli più grossi e moderni come l’«Australia». Nel marzo 1914 fu l’ultimo passaggio di Capo Horn, con arrivo a Genova da Taltal (Cile) con un carico di guano.
Il 22 maggio 1916 al largo di Barcellona, mentre trasportava a Genova un carico di Carbone da Norfolk, su intercettata e affondata da un sommergibile tedesco.
«Australia» fu costruita nel 1894 dai cantieri Odero di Sestri P. per per l’armatore Pietro Milesi. La costruzione fu diretta da Fabio Garelli in persona.
Gemella della «Saturnina Fanny», «Australia» aveva scafo in ferro e stazza lorda 1547 tonnellate.
E’ rimasta negli annali un passaggio memorabile nel 1907 di «Australia» da Wellington (Nuova Zelanda) a Londra con un carico di lana – merce pregiata – in 90 giorni, poche ore di meno dell’inglese «Westland», partita nei medesimi giorni. Fioccavano le scommesse su questi viaggi, come per una vera gara sportiva, in quel caso tutte a favore dell’inglese. Non era soltanto tifo: chi arrivava prima stabiliva il prezzo della merce.
Nello stesso anno moriva Pietro Milesi. «Australia» si trovava a Malmoe (Svezia) e venne paarata a lutto mediante una riga nera sullo scafo.
Dopo il 1910 questi velieri risultavano sempre meno competitivi. Resistevano solo quelli più grossi e moderni come l’«Australia». Nel marzo 1914 fu l’ultimo passaggio di Capo Horn, con arrivo a Genova da Taltal (Cile) con un carico di guano.
Il 22 maggio 1916 al largo di Barcellona, mentre trasportava a Genova un carico di Carbone da Norfolk, su intercettata e affondata da un sommergibile tedesco.