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Il brigantino sardo «Carolina»

Galata Museo del Mare
OGT
OGTD:
dipinto
Autore (AUT)
AUTN:
Gavarrone, Domenico
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
E’ l’opera più antica, tra quelle conosciute, realizzata dal giovane Gavarrone che allora aveva 22 anni. Il soggetto è un brigantino, un veliero che si imporrà a Genova e in Liguria dopo le guerre napoleoniche grazie ad alcune peculiari caratteristiche: la possibilità di portare fino a 200 o 300 tonnellate, la velocità permessa da un apparato velico molto sviluppato ma anche equilibrato e, infine, la possibilità di manovrare la nave con un equipaggio ridotto. Il committente è un capitano, Antonio Raffo, appartenente a un casato genovese famoso (un altro membro della famiglia donerà un modello, raffigurante il brigantino a palo «Rinnovato». Il dipinto raffigura il brigantino alla vela, con coltellacci e scopamari, velame aggiuntivo che veniva posizionato solo con vento debole. Il brigantino è visto dal lato di dritta e mette in evidenza una falsa batteria (era solo dipinta): l’imbarcazione piccola, rappresentata a destra, è lo stesso «Carolina» visto da altra posizione, secondo una consolidata tradizione dei “ritratti di nave” affermatasi alla fine del XVIII secolo.
Titolo (SGTT)
Brig. «Carolina» cap. Antonio Raffo
SGT
SGTI:
veliero
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
766
DTZ
DTZG:
sec. XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
metà
DTSF:
1843
MTC
MTC:
carta-acquarello

Persona