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Brigantino a palo italiano «Marianna»

Galata Museo del Mare
OGT
OGTD:
dipinto
Autore (AUT)
AUTN:
Gavarrone, Domenico
Titolo (SGTT)
Marianna. Capitano Antonio Carbone
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
589
Cronologia (DT)
DTSI:
1868
DTSF:
1868
MTC
MTC:
carta-acquarello
Notizie storico-critiche (NSC)
Costruito a Sestri Ponente nel 1863, con una portata di 518 tonnellate, la nave venne a lungo comandata dal capitano Gazzolo.

Il dipinto del Marianna viene completato il giorno successivo alla data del Mariquita (N.I.M.N 69). E’ la testimonianza della straordinaria velocità con cui opera Gavarrone e confermata da ex voto eseguiti addirittura nello stesso giorno. Si può ritenere che il pittore avesse messo a punto una tecnica collaudata: dotato di un “taccuino” adeguato, Gavarrone incrociava sulle banchine e realizzava schizzi. Se aveva l’occasione di trovare un committente, presso la nave eseguiva uno schizzo di massima, dotandolo di tutte le annotazioni necessarie, dal colore alla forma delle vele, alle bandiere armatoriali; quindi tornava nel suo atelier, dove a partire da un fondo – forse preparato, forse no – ricavava il disegno definitivo e lo colorava, in piano, senza usare il cavalletto e ottenendo il massimo risultato dal cromatismo.

Gavarrone non è un accademico, anzi: mescola tecniche e strumenti diversi. Matita e inchiostro di china non vengono usate solo per il disegno, ma anche per colorare la nave, i cavi e le sartie, mentre la maggior parte della figura viene colorata con un acquerello molto denso. Egli non disdegna neppure il supporto della tecnica e usa gli strumenti, propri del cantiere: righetta, flessibili e squadrette. Sono questi i tratti che sembrano assimilarlo di più ai disegnatori di cantiere che agli artisti tout-court.

Persona