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Brigantino a palo «Amicizia»

Galata Museo del Mare
OGT
OGTD:
dipinto
Autore (AUT)
AUTN:
Gavarrone, Domenico
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
497
Cronologia (DT)
DTSI:
1870
DTSF:
1870
MTC
MTC:
carta-acquarello
Notizie storico-critiche (NSC)
Matteo Bottaro è armatore e capitano della sua nave, impostata nel 1867 a Savona, presso i cantieri Guastavino. Con le sue 468 tonnellate di stazza è una tipica nave del periodo, che denuncia ormai una certa “stanchezza” delle costruzioni navali nel settore della vela.

La storia dell’Amicizia è, in questo senso significativa. Se Bottaro ha investito tutto ciò che possiede per realizzare la propria nave - costruita dopo un’esistenza trascorsa in mare a comandare le navi degli altri - la congiuntura dell’economia marittima del periodo, non gli consentirà a lungo questa soddisfazione. Bottaro, che in altri periodi con una nave del genere sarebbe divenuto ricco, a causa dell’aumento delle spese e della riduzione dei noli, è costretto a vendere il suo gioiello. Negli anni successivi la nave passa a una piccola società genovese: Gamba&Badaracco; il primo comanda il bastimento, il secondo dallo scagno ne organizza i viaggi e i noli. Ma non dura a lungo: la crisi si fa più dura e lo scalo genovese si riempe di brigantini e brigantini a palo in andana, ormeggiati di poppa in lunghe file continue. Velieri vecchi e recenti rimangono in attesa di un carico, di un equipaggio, di un noleggio. La “vela” inizia la sua lenta agonia.

Persona