Il grande brigantino a palo nero e maestoso, dal nome esotico, era stato costruito a Savona tra il 1865 e il 1866 per conto di uno più importanti armatori camogliesi: Fortunato Figari.
Viene subito adibito a una delle rotte che maggiormente interessano gli operatori di questo periodo: l’Oceano Indiano e il trasporto di manufatti da e per l’India, e soprattutto lo scambio carbone/riso tra Inghilterra e Birmania. Bastimento veloce, malgrado le sue 551 tonnellate di portata, come concordano le fonti con il pennello di Gavarrone che, infatti lo rappresenta con un’attrezzatura velica notevolissima con vele auriche e vele di strallo.
Il grande brigantino a palo nero e maestoso, dal nome esotico, era stato costruito a Savona tra il 1865 e il 1866 per conto di uno più importanti armatori camogliesi: Fortunato Figari.
Viene subito adibito a una delle rotte che maggiormente interessano gli operatori di questo periodo: l’Oceano Indiano e il trasporto di manufatti da e per l’India, e soprattutto lo scambio carbone/riso tra Inghilterra e Birmania. Bastimento veloce, malgrado le sue 551 tonnellate di portata, come concordano le fonti con il pennello di Gavarrone che, infatti lo rappresenta con un’attrezzatura velica notevolissima con vele auriche e vele di strallo.