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Fabbrica

Galleria d’Arte Moderna e Collezione Wolfsoniana
OGT
OGTD:
dipinto
OGTT:
olio su tela
Autore (AUT)
AUTM:
firma
AUTN:
Ravera Oneto, Cecilia
AUTA:
Camogli, 1918 - Genova, 2002
DES
DESS:
architetture: fabbrica
Titolo (SGTT)
Fabbrica
SGT
SGTI:
industria
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GAM2498
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTM:
analisi iconografica,documentazione
DTSI:
1965
DTSF:
1965
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
A Genova l'artista rivolse la sua attenzione prima alla Raffineria in Val Polcevera, che diventa soggetto di numerose opere realizzate arrampicandosi alla mattina sulla collina antistante il complesso industriale. Successivamente chiede e ottiene l'autorizzazione a dipingere all'interno del complesso siderurgico di Cornigliano. Enrico Valente descrive così la pittura di Ravera Oneto tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta: "Sul finire degli anni '50 nacque in lei (Raver un amore nuovo, che sostituiva quello per i teneri olivi della Riviera Ligure, per le raffinerie sulla collina di San Quirico in Valpolcevera. Ebbe un grande successo la sua mostra personale del 1963. Piacque molto quel misto tra romantica vallata e aggressione industriale. Il soggetto divenne poi l'Italsider e fu un crescendo, il concretizzarsi di uno stile, una consapevolezza maggiore, anche sociale, testimoniata da mostre in tutta Italia e all'estero. Con il paesaggio industriale, negli anni '60, l'artista si cimentò nel ritrarre laboratori scientifici e sale operatorie: un altro ambiente del lavoro umano che parlava di una luce perenne di solidarietà e coraggio. La sua forza espressiva si accentuò, la sua luce si fece siderea, gli strumenti in grado di salvare le vite umane sono visti come oggetti di fantascienza spesso immersi nel gelo asettico." (da "La pittrice dei contrasti cromatici", In Genova , anno 2 n.11, novembre 2003)