Link alla homepage logo musei di genova header

Fanciulla che si pettina

Galleria d’Arte Moderna e Collezione Wolfsoniana
OGT
OGTD:
scultura
Autore (AUT)
AUTN:
Troubetzkoy, Paolo
AUTA:
Intra, 1866 – Pallanza, 1938
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
La scultura rappresenta una giovane stante, con le mani portate sulla nuca a raccogliere i capelli.
DES
DESS:
Personaggi: fanciulla.
Titolo (SGTT)
Fanciulla che si pettina
SGT
SGTI:
giovane donna stante
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GAM1601
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
fine
DTM:
documentazione
DTSI:
1894
DTSV:
ca
DTSF:
1894
DTSL:
ca
MTC
MTC:
fusione in bronzo
Notizie storico-critiche (NSC)
L’opera appartiene al legato di Luigi Frugone e compare nel catalogo della sua collezione stilato da Somaré nel 1936, insieme ad altri quattro bronzetti dello stesso autore presenti nelle Il bronzo in oggetto è da considerarsi come una delle numerose fusioni in bronzo di un gesso presentato dall’artista alla II Triennale Milanese del 1894. Traspare qui l’interesse di Troubetzkoy per il modellato levigato mentre, in molte opere coeve, la sua attenzione era rivolta alle superfici increspate: l’impostazione del soggetto viene realizzata secondo un andamento lineare della figura, ribadito ulteriormente nella parte posteriore della scultura dove, partendo dai capelli raccolti tra le mani portate in alto dalla fanciulla, parte una linea che scendendo dal collo lungo la spina dorsale, si sofferma per un attimo sul nodo dell’abito per riprendere la discesa fino ai piedi seguendo la piega della veste. La figura assume una forma tesa e slanciata, semplificata dallo scultore per accentuarne l’eleganza; questa raffinata stilizzazione può essere presa come riferimento per un filone che si sarebbe manifestato appieno anche in scultura nel decennio successivo. Della statuetta si conoscono numerosissime fusioni in bronzo: fra quelle di più vecchia data si segnala l’esemplare conservato presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano.