La tela raffigura una bambina di spalle, probabilmente figlia dell'artista, mentre osserva una tela nello studio del padre.
DES
DESS:
Personaggi: fanciulla.
Titolo (SGTT)
La poupée
Altri titoli (SGTT)
Titolo (SGTT):
La modellina e il dipinto
SGT
SGTI:
bambina con bambola
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GAM1588
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTZS:
inizio
DTSI:
1901
DTSF:
1912
DTSL:
ante
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Al dipinto, ascrivibile a un periodo anteriore al 1911-12, conosciuto anche come "La modellina e il dipinto", sembra in realtà più consono il titolo "La poupée": la bambina infatti non appare nel quadro che sta osservando ed è presumibilmente una delle due figlie dell’artista, colta nell’atto dì curiosare, con la sua bambola, nello studio del padre. Simon, pur avendo adottato nelle ultime opere una tavolozza molto brillante, mostra in questo dipinto di non aver abbandonato quella prima maniera "oscura", a "solide macchie di colore di tonalità bassa, con qua e là qualche nota vibrante di rosso e di giallo e qualche nota luminosa di bianco [...]". Questa era la tipicità della sua pittura nell’ambito di quel gruppo di artisti (Cottet, Dauchez, ...) che, privilegiando soggetti bretoni, si rifaceva alle tinte scure di Courbet, in antitesi alla "peinture claire" impressionista e fu perciò denominato dalla critica, a partire dagli anni Novanta, "la banda nera". Rispetto ad analoghi dipinti dello stesso tema, che ricorre con una certa frequenza nella pittura Belle Époque, la tela si segnala, soprattutto, per il modo in cui è ritratta la bimba, di spalle, in una posa priva di artificio che riesce a comunicare la sua infantile curiosità per quel luogo misterioso e pieno di fascino, dove non sì è avventurata senza la sua bambola.
La tela raffigura una bambina di spalle, probabilmente figlia dell'artista, mentre osserva una tela nello studio del padre.
DES
DESS:
Personaggi: fanciulla.
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
firma
ISRL:
francese
ISRS:
a pennello
ISRT:
corsivo
ISRP:
vicino al margine destro, in basso a destra del quadro dipinto
ISRI:
L Simon
Notizie storico-critiche (NSC)
Al dipinto, ascrivibile a un periodo anteriore al 1911-12, conosciuto anche come "La modellina e il dipinto", sembra in realtà più consono il titolo "La poupée": la bambina infatti non appare nel quadro che sta osservando ed è presumibilmente una delle due figlie dell’artista, colta nell’atto dì curiosare, con la sua bambola, nello studio del padre. Simon, pur avendo adottato nelle ultime opere una tavolozza molto brillante, mostra in questo dipinto di non aver abbandonato quella prima maniera "oscura", a "solide macchie di colore di tonalità bassa, con qua e là qualche nota vibrante di rosso e di giallo e qualche nota luminosa di bianco [...]". Questa era la tipicità della sua pittura nell’ambito di quel gruppo di artisti (Cottet, Dauchez, ...) che, privilegiando soggetti bretoni, si rifaceva alle tinte scure di Courbet, in antitesi alla "peinture claire" impressionista e fu perciò denominato dalla critica, a partire dagli anni Novanta, "la banda nera". Rispetto ad analoghi dipinti dello stesso tema, che ricorre con una certa frequenza nella pittura Belle Époque, la tela si segnala, soprattutto, per il modo in cui è ritratta la bimba, di spalle, in una posa priva di artificio che riesce a comunicare la sua infantile curiosità per quel luogo misterioso e pieno di fascino, dove non sì è avventurata senza la sua bambola.