L'amazzone raffigurata è la moglie di Tito, Lucia, accompagnata dal suo purosangue e dal levriero di famiglia, Furio, dopo una passeggiata a cavallo.
DES
DESS:
figure: donna
Titolo (SGTT)
L'amazzone
SGT
SGTI:
amazzone
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GAM1571
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTZS:
inizio
DTSI:
1906
DTSF:
1906
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
L’opera, di grandissime dimensioni - misura più di 2 metri in altezza - è stata ripensata dall’artista nel corso degli anni. Nella prima versione il dipinto si presentava più sviluppato nella parte sinistra, dove il corpo del cavallo era totalmente delineato e arretrato sul fondo. L’artista tagliò poi la tela su tre lati, tra cui in altezza, eliminando una zampa, una parte del fianco e la punta delle orecchie del grande animale, mentre riduceva l’albero e il prato sul lato destro, inquadrando e spingendo in primo piano la scena grazie all’introduzione di una staccionata. Questo elemento, delimitando il primo piano occupato dal cane, che è separato dal piano occupato dalla donna e il suo cavallo, scandisce la scena che raggiunge così un'unità compositiva d’insieme di grande forza espressiva.
L'amazzone raffigurata è la moglie di Tito, Lucia, accompagnata dal suo purosangue e dal levriero di famiglia, Furio, dopo una passeggiata a cavallo.
DES
DESS:
figure: donna
Notizie storico-critiche (NSC)
L’opera, di grandissime dimensioni - misura più di 2 metri in altezza - è stata ripensata dall’artista nel corso degli anni. Nella prima versione il dipinto si presentava più sviluppato nella parte sinistra, dove il corpo del cavallo era totalmente delineato e arretrato sul fondo. L’artista tagliò poi la tela su tre lati, tra cui in altezza, eliminando una zampa, una parte del fianco e la punta delle orecchie del grande animale, mentre riduceva l’albero e il prato sul lato destro, inquadrando e spingendo in primo piano la scena grazie all’introduzione di una staccionata. Questo elemento, delimitando il primo piano occupato dal cane, che è separato dal piano occupato dalla donna e il suo cavallo, scandisce la scena che raggiunge così un'unità compositiva d’insieme di grande forza espressiva.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
legato
Nome (ACQN):
Luigi Frugone
Data acquisizione (ACQD):
1953
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAA:
Lezzi, Simone
FTAD:
2022
FTAC:
FR_1571
FTAN:
FR_1571_0952
FTAF:
jpg
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
109083
FTAT:
E. Tito l'Amazzone (1906)
FTAF:
jpg
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
006991
FTAF:
jpg
Specifiche di accesso ai dati (ADS)
Profilo di accesso (ADSP):
1
Motivazione (ADSM):
scheda contenente dati liberamente accessibili
Compilazione (CMP)
Data (CMPD):
2024
Trascrizione per informatizzazione (RVM)
Data (RVMD):
2004
Nome (RVMN):
Regione
Osservazioni (OSS)
Tredici opere dell’artista, nato a Castellamare di Stabia ma veneto d’adozione, sono presenti nelle collezioni dei fratelli Frugone, probabilmente anche grazie all’amicizia che Tito poteva vantare con il gallerista dei due collezionisti, Ferruccio Stefani.