La tela raffigura la protagonista insieme a un gruppo di pecore e a due cani, in uno spazio naturale di ampio respiro realizzato attraverso una pittura di tocco che diventa strumento per riportare sulla tela la percezione del reale.
DES
DESS:
paesaggio: collina
Titolo (SGTT)
Pastorella al monte
SGT
SGTI:
Pastorella con gregge
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GAM1555
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTSI:
1812
DTSF:
1888
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
La "Pastorella al monte" è un esempio di come il lungo soggiorno francese abbia favorito nella pittura di Giuseppe Palizzi un interesse per il vero, inteso soprattutto come "percezione".
Se, pur mantenendo un interesse comune nei confronti della scelta del soggetto, la pittura del fratello Filippo è maggiormente orientata verso una riproduzione oggettiva del vero, nei suoi dipinti Giuseppe Palizzi guarda più all’aspetto complessivo che non alla descrizione dei particolari. Il dipinto è collocabile cronologicamente tra le opere della tarda produzione, in cui la pittura, più libera, sciolta e luminosa, sembra mossa da sollecitazioni impressioniste.
La tela raffigura la protagonista insieme a un gruppo di pecore e a due cani, in uno spazio naturale di ampio respiro realizzato attraverso una pittura di tocco che diventa strumento per riportare sulla tela la percezione del reale.
DES
DESS:
paesaggio: collina
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
firma
ISRL:
italiano
ISRS:
a pennello
ISRT:
corsivo
ISRP:
nell'angolo in basso a destra
ISRI:
G. Palizzi
Notizie storico-critiche (NSC)
La "Pastorella al monte" è un esempio di come il lungo soggiorno francese abbia favorito nella pittura di Giuseppe Palizzi un interesse per il vero, inteso soprattutto come "percezione".
Se, pur mantenendo un interesse comune nei confronti della scelta del soggetto, la pittura del fratello Filippo è maggiormente orientata verso una riproduzione oggettiva del vero, nei suoi dipinti Giuseppe Palizzi guarda più all’aspetto complessivo che non alla descrizione dei particolari. Il dipinto è collocabile cronologicamente tra le opere della tarda produzione, in cui la pittura, più libera, sciolta e luminosa, sembra mossa da sollecitazioni impressioniste.