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L'amaca

Galleria d’Arte Moderna e Collezione Wolfsoniana
OGT
OGTD:
dipinto
OGTT:
olio su tela
Autore (AUT)
AUTR:
pittore
AUTM:
firma
AUTN:
De Nittis, Giuseppe
AUTA:
Barletta, 1846 - Saint-Germain-en-Laye, 1884
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
L'opera, firmata "De Nittis", fa parte di un gruppo di dipinti che il pittore dedica agli affetti familiari. La scena è probabilmente ambientata nel giardino della nuova casa di De Nittis, acquistata nel 1880 e situata nei pressi dell'Avenue de Villiers, quartiere residenziale allora di moda fra gli artisti. L'artista si sofferma a contemplare la moglie e il figlio, prima a tavola e poi sull'amaca in una riposata conversazione, concentrando l'attenzione sui riflessi del sole che filtrano dalla vegetazione sulla tovaglia e sugli oggetti domestici. All'occhio risaltano anche la posizione variata di una sedia e le ombre segnate dal passare dell'ora. Lo spazio che contiene le figure è vasto e luminoso, dominato da un'ampia scala di verdi.
DES
DESS:
Personaggi: donna; bambino. Animali: gatto. Oggetti: amaca; sedia; tavolo.
Titolo (SGTT)
L'amaca
SGT
SGTI:
ritratto
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GAM 1533
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTM:
fonte archivistica
DTSI:
1860
DTSF:
1884
MTC
MTC:
olio su tela
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
L'opera fa parte di un gruppo di dipinti – le altre due versioni con lo stesso soggetto e il dipinto "Colazione in giardino" sono al Museo-Pinacoteca Comunale di Barletta – che il pittore dedica agli affetti familiari, alla moglie Léontine Gruville e al figlio Jacques). Stroncato improvvisamente da un'emorragia cerebrale il 21 agosto del 1884, egli lasciò tra le ultime testimonianze pittoriche proprio la versione genovese. L'opera è una sorta di variante della più celebre "Colazione in giardino" esposta al Salon parigino nel 1884. In "L'Amaca" il pennello costruisce l'immagine per piani larghi di colore, soffermandosi su alcuni particolari: "il muso del gatto in grembo a Léontine, un barbaglio di cristalleria sul vassoio, l'aggrumarsi di una luce sul fondo dietro il volto della donna" (Monti in Giuseppe De Nittis 1864-1884, 1990). Se l'opera viene paragonata con la sua omonima presente al Museo di Barletta, dove le due figure si inquadravano da un punto di vista leggermente rialzato, in questa tela l'artista trattiene un maggior agio compositivo, come un ritmo disteso sopra l'allungarsi del sedile sospeso e oscillante, mentre la luce filtra dal verde come un brulichio che sembra sollevare scagliette di madreperla sulla veste della donna sdraiata.

Persona