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Senso di gravità

Galleria d’Arte Moderna e Collezione Wolfsoniana
OGT
OGTD:
dipinto
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTM:
firma
AUTN:
Colombo, Luigi detto Fillìa
AUTA:
Revello, 1904 - Torino, 1936
AUTH:
00001188
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Tela rettangolare dipinta ad olio
DES
DESS:
oggetti: sfera
Titolo (SGTT)
Senso di gravità
SGT
SGTI:
composizione astratta
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GAM0682
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
data
DTSI:
1932
DTSV:
ca
DTSF:
1932
DTSL:
ca
MTC
MTC:
tela- pittura a olio
Notizie storico-critiche (NSC)
Il pittore Luigi Colombo scelse lo pseudonimo Fillia, derivante dal cognome materno. Fu anche un poeta futurista: si impegnò, infatti, sul versante della parola creando versi e impegnandosi nella stesura di vari manifesti futuristi. Il suo futurismo pittorico fu inizialmente astratto ma divenne in seguito di aspirazione cosmica. Infatti nel dipinto in oggetto si possono cogliere significati universali e filosofici: l'immagine, piuttosto criptica, non è espressione degli usuali temi futuristici legati ai concetti di velocità e fiducia nel progresso tecnologico, ma piuttosto sembra voler dare vita ad una rappresentazione cristallizzata in una dimensione atemporale. Nella parte alta dell’opera possiamo ammirare una grande sfera blu che pare collegata ad una struttura metallica: dietro la sfera, infatti, una forma costruita con elementi tubolari è in bilico sull’orlo di un cratere semicircolare. A destra e a sinistra, oltre il bordo, due piccole composizioni di forme geometriche ricordano abitazioni umane e attività lavorative.