A partire dalla metà del XIII secolo piccole comunità provenienti da tutta la Liguria si stabiliscono sulle sponde del Mar Nero. I Genovesi d'oltremare costituiscono più dell'80% della popolazione occidentale di quelle terre. Città come Soldaia, Pera e Caffa, conoscono uno sviluppo eccezionale, si dotano di successive cinte di mura e resistono agli assalti dei Greci e dei Mongoli, per non cadere che due secoli più tardi in potere degli Ottomani, superiori in numero, navi e potenza di fuoco.
I Genovesi convivono con gli Orientali, non si integrano, non li convertono e non li sottomettono come avverrà nella logica del colonialismo ottocentesco. Le colonie genovesi nel Mar Nero sono il punto d'incontro privilegiato tra il mondo della steppa e della foresta e le città mercantili mediterranee, luoghi di scambio tra le più importanti risorse locali - cera, miele, pellicce, cereali, financo schiavi – in cambio di panni, tele, vino.
A partire dalla metà del XIII secolo piccole comunità provenienti da tutta la Liguria si stabiliscono sulle sponde del Mar Nero. I Genovesi d'oltremare costituiscono più dell'80% della popolazione occidentale di quelle terre. Città come Soldaia, Pera e Caffa, conoscono uno sviluppo eccezionale, si dotano di successive cinte di mura e resistono agli assalti dei Greci e dei Mongoli, per non cadere che due secoli più tardi in potere degli Ottomani, superiori in numero, navi e potenza di fuoco.
I Genovesi convivono con gli Orientali, non si integrano, non li convertono e non li sottomettono come avverrà nella logica del colonialismo ottocentesco. Le colonie genovesi nel Mar Nero sono il punto d'incontro privilegiato tra il mondo della steppa e della foresta e le città mercantili mediterranee, luoghi di scambio tra le più importanti risorse locali - cera, miele, pellicce, cereali, financo schiavi – in cambio di panni, tele, vino.