Il disegno - una delle rappresentazioni tecniche più antiche di galee genovesi - mostra l'articolazione interna dello spazio dentro il bastimento. Gli ambienti interni – le camere - sono adibiti unicamente a ripostiglio di cordami, munizioni, polvere da sparo, vele e generi alimentari: botti d'acqua e sacchi di biscotto.
Non ci sono alloggi sottocoperta - a parte la camera del barbiere, ovvero il chirurgo di bordo - un’infermeria situata all’estrema poppa. Sulla galea tutti vivono all'aperto: i soldati dormono sdraiati sulle balestriere laterali, fra un remo e l’altro; i rematori dormono sui banchi e il comandante e i suoi collaboratori si accomodano su cuscini e coperte sulla poppa, chiamata carrozza.
Non esistono servizi igienici; l'unica acqua è quella da bere: perciò l'equipaggio si lava solo quando piove. Si dice che la puzza a bordo fosse tale che le galee "si sentivano" dall'odore a miglia di distanza.
Il disegno - una delle rappresentazioni tecniche più antiche di galee genovesi - mostra l'articolazione interna dello spazio dentro il bastimento. Gli ambienti interni – le camere - sono adibiti unicamente a ripostiglio di cordami, munizioni, polvere da sparo, vele e generi alimentari: botti d'acqua e sacchi di biscotto.
Non ci sono alloggi sottocoperta - a parte la camera del barbiere, ovvero il chirurgo di bordo - un’infermeria situata all’estrema poppa. Sulla galea tutti vivono all'aperto: i soldati dormono sdraiati sulle balestriere laterali, fra un remo e l’altro; i rematori dormono sui banchi e il comandante e i suoi collaboratori si accomodano su cuscini e coperte sulla poppa, chiamata carrozza.
Non esistono servizi igienici; l'unica acqua è quella da bere: perciò l'equipaggio si lava solo quando piove. Si dice che la puzza a bordo fosse tale che le galee "si sentivano" dall'odore a miglia di distanza.