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Cappella Giuseppe Mazzini

Cimitero Monumentale di Staglieno
Denominazione (OGTN)
Cappella Giuseppe Mazzini
Altro codice bene (ACC)
ODY-A_0000507/ R07
Altro codice bene (ACC)
Altro codice bene (ACC):
IN56_000307
Cronologia, estremo remoto (REL)
RELS:
sec. XIX
RELI:
1872/05/03
RELS:
sec. XIX
RELI:
1874/01/01
Cronologia, estremo recente (REV)
REVS:
sec. XIX
REVI:
1872/05/03
REVS:
sec. XIX
REVI:
1877/12/31
Autore (AUT)
AUTR:
progetto
AUTM:
bibliografia
AUTN:
Grasso, Gaetano Vittorio
AUTA:
1849-1899
AUTM:
iscrizione
AUTN:
Grasso, Vittorio Gaetano
AUTA:
1849-1899
AUTM:
iscrizione
AUTN:
Lippi, R.
Osservazioni (OSS)
La cappella, ideata da Vittorio Giovanni Grasso (Gaetano?) come sepolcro di Giuseppe Mazzini, risulta costituita da un'ampia aula direttamente scavata nella roccia. La costruzione, si apre verso l'esterno con il solo fronte di ingresso, costituito da due poderose colonne doriche di granito poste a sostegno di un massiccio architrave. Lateralmente alla colonne due piedritti, costituiti da blocchi sempre in granito, completano l'impianto architettonico dell'austero prospetto, andando a delimitare, lateralmente, il varco dell'ingresso rispetto alla roccia. Ad esclusione del nome del grande personaggio della storia d'Italia, riportato con lettere bronzee sull'architrave, sovrastato da un tralcio fiorito, nessun altro elemento architettonico e decorativo è posto ad arricchire l'insieme, così che, la sepoltura, in virtù della sua stessa semplicità ed austerità, e grazie all'azione del tempo, sembra aver costituito una naturale simbiosi con la collina, assumendo un particolare effetto scenico ed emotivo. All'aula della sepoltura, si accede attraverso un piccolo atrio sulla cui parete di fondo, si apre la porta di ingresso. La bucatura, a stipiti divaricati è definita lateralmente da una semplice cornice in granito e superiormente da un architrave modanato, con aggetto piuttosto pronunciato, in intonaco trattato a finto granito, su cui è inciso il nome del progettista "G. V. Grasso". Degno di nota è senza dubbio anche il serramento metallico di chiusa, a due battenti ognuno suddiviso in tre pannellature riccamente decorate con motivi simbolici. Nei pannelli in basso sono rapprentate due ghirlande con fiaccole incrociate, nelle pannellature centrali due fasci con alabarda superiore, mentre nelle pannellature superiori due ghirlande racchiudono le iniziali del nome "G" (da una parte) e "M" (dall'altra); sullo zoccolo si trovano le iscrizioni "IDEO' G.V. GRASSO" e "R. LIPPI FECE/ GENOVA 1877". L'atrio è trattato ad intonaco, ad imitazione del granito, con copertura piana e delimitata da una cornice rettilinea a doppia modanatura. L'aula della sepoltura, a pianta rettangolare, ricorda un mausoleo; le spoglie imbalsamate di Mazzini sono, infatti, custodite in un grande sarcofago in marmo bianco, posto in asse all'apertura e di poco scostato dalla parete di fondo. Il sarcofago, posizionato su un alto basamento, sempre in marmo, risulta semplicemente costituito da una copertura piramidale con quattro acroteri (a facce lisce) sugli spigoli. Sulle tre facce a vista del sarcofago (quella posteriore, di difficile visione risulta chiusa da una lastra semplicemente sbozzata) sono riportate quattro ghirlande in marmo: una per ogni faccia laterale e due su quella principale ove è anche fissata una lastra in marmo su cui è riportato il nome del defunto. L'impianto compositivo di insieme non presenta caratteri di grande pregio: tutte le pareti sono trattate ad intonaco dipinto ad imitazione del granito con cornice superiore a volute; la copertura, a padiglione ribassato, è coloristicamente trattata in modo da creare dei finti cassettoni con cornice di imposta a meandri. Sulle pareti laterali e su quella frontale sono poste sbarre metalliche che sorreggono delle bandiere, le stesse, come riportano le bibliografie, che accompagnarono il feretro di Mazzini il giorno dei funerali tenutisi a Genova il 17 marzo del 1878. A completare l'insieme sulla parete di ingresso sono poste: da una parte una bacheca con cornice bronzea finemente intagliata, nella quale sono conservati alcuni cimeli di valore storico, alcune lettere e alcune fotografie di Mazzini, mentre dall'altra, su due semplici pannelli (in contrasto con il resto dell'ambiente) sono conservati articoli di giornali e fotografie della famiglia Mazzini, della casa natale di Giuseppe Mazzini e della chiesa di San Siro, dove fu battezzato. Particolarmente importanti risultano, per numero e per memoria storica, le lapidi e le ghirlande bronzee su cui sono riportate dediche di gruppi mazziniani o repubblicani o di singole personalità tra cui spicca quella del premier inglese D. L. Lloyd George "TO THE CHAMPION OF OPPRESSED/ PEOLPLE AND PROPHET/ OF EUROPEAN BROTHERHOOD/ D. L. LLOYD GEORGE/ GENOA/ CONFERENCE/ 1922". Lapidi e ghirlande trovano collocazione nell'atrio che precede l'aula di sepoltura, e sui lati del prospetto variamente disposti sulla roccia anche al di fuori della recinzione che delimita l'area di pertinenza della tomba. Questa è delimitata da una recinzione con montanti che riprendono il simbolo del fascio con l'alabarda superiore. Nell'area stessa vi trova anche sepoltura la madre di Mazzini, Maria Drago, mentre la figura del padre è ricordata in una lapide commemorativa.
Notizia (REN)
RENF_BLOCK:
B 31
RENR:
intero bene
RENS:
Assegnazione di un posto alla salma di Mazzini
RENN:
Delibera per l'assegnazione di un posto distinto alla salma di Mazzini
RENF:
A 1
RENN:
G.V. Grasso tomba di G. Mazzini (1874-1877)
RENF:
B 31