San Giorgio stante in armatura mentre regge lo scudo decorato con lo stemma crociato di Genova.
DES
DESS:
San Giorgio
SGT
SGTI:
San Giorgio
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
MSA 297
DTZ
DTZG:
XV-XVI
Cronologia (DT)
DTZS:
metà
DTSI:
1450
DTSV:
ca
DTSF:
1450
DTSL:
ca
MTC
MTC:
marmo
Notizie storico-critiche (NSC)
È un’opera dell’importante bottega della famiglia Solari, lombardi attivi a Milano, Venezia, Ferrara e infine a Genova.
La mano destra che teneva il vessillo, documentato dalla letteratura di primo Novecento, è perduta. Notevole non solo la delicata fattura ma anche la qualità del marmo impiegato che adesso, accuratamente ripulito, mostra persino delle trasparenze. Un’altra peculiarità del materiale impiegato è che sul retro mostra un segno di bottega: un simbolo inciso che marcava la proprietà del blocco marmoreo, affinché nessuno potesse impossessarsene nell’ambito del cantiere di lavoro. In origine la statua era collocata sulla sommità del monumento funebre di Francesco Spinola, valoroso comandante delle esigue forze genovesi che contrastarono le truppe di Alfonso V d’Aragona, resistendo a un lungo assedio nella città di Gaeta.
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCD:
Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti
PRCC:
Accademia Ligustica di Belle Arti
PRCU:
Largo Pertini, 4
PRCM:
Museo dell'Accademia Ligustica
PRCT:
museo
PRCQ:
pubblico
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
MSA 297
DTZ
DTZG:
XV-XVI
Cronologia (DT)
DTZS:
metà
DTSI:
1450
DTSV:
ca
DTSF:
1450
DTSL:
ca
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
arte dei Gaggini
ATBR:
scultore
MTC
MTC:
marmo
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
103
MISL:
23
Stato di conservazione (STC)
Indicazioni specifiche (STCS):
mutilo della mano destra
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
San Giorgio stante in armatura mentre regge lo scudo decorato con lo stemma crociato di Genova.
DES
DESS:
San Giorgio
Stemmi, emblemi, marchi (STM)
STMC:
simbolo
STMQ:
bottega
STMI:
marchio di bottega
STMU:
1
STMP:
retro
Notizie storico-critiche (NSC)
È un’opera dell’importante bottega della famiglia Solari, lombardi attivi a Milano, Venezia, Ferrara e infine a Genova.
La mano destra che teneva il vessillo, documentato dalla letteratura di primo Novecento, è perduta. Notevole non solo la delicata fattura ma anche la qualità del marmo impiegato che adesso, accuratamente ripulito, mostra persino delle trasparenze. Un’altra peculiarità del materiale impiegato è che sul retro mostra un segno di bottega: un simbolo inciso che marcava la proprietà del blocco marmoreo, affinché nessuno potesse impossessarsene nell’ambito del cantiere di lavoro. In origine la statua era collocata sulla sommità del monumento funebre di Francesco Spinola, valoroso comandante delle esigue forze genovesi che contrastarono le truppe di Alfonso V d’Aragona, resistendo a un lungo assedio nella città di Gaeta.