Tratto di lastra (angolo in alto a sinistra) rappresentate Cristo e il Tetramorfo in cui figura la lunetta con il simbolo dell'Evangelista Giovanni, e al centro Cristo. Il salvatore è rappresentato nimbato, entro una mandorla, posto frontalmente in posa benedicente. Il volto, parzialmente abraso, presenta occhi piccoli ravvicinati e zigomi sporgenti, Il tutto incorniciato da folta barba e capelli lunghi ondulati. La lunetta semicircolare contiene Il rilievo dell'aquila alata. Rappresentata di profilo, stante verso destra e con le ali dispiegate, l'aquila è resa con grande finezza esecutiva. La testa, mancante di becco, è circoscritta da una aureola baccellata. Tra gli artigli regge il libro che rimanda al vangelo di Giovanni.
Negli spazi di risulta, la formella è decorata con foglie lanceolate e motivi vegetali.
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
MSA 55
INVC:
Museo di Sant'Agostino
DTZ
DTZG:
XIV
Cronologia (DT)
DTSI:
1300
DTSV:
post
DTSF:
1399
DTSL:
ante
MTC
MTC:
marmo bianco scolpito
MTC:
Marmo bianco apuano
Notizie storico-critiche (NSC)
L'opera è di provenienza ignota. Sulla base della sua attribuzione al maestro di Giano è stata proposta nel 2016 una provenienza dal convento di San Francesco di Castelletto.
Presenta diverse rotture ed abrasioni di superficie.
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Tratto di lastra (angolo in alto a sinistra) rappresentate Cristo e il Tetramorfo in cui figura la lunetta con il simbolo dell'Evangelista Giovanni, e al centro Cristo. Il salvatore è rappresentato nimbato, entro una mandorla, posto frontalmente in posa benedicente. Il volto, parzialmente abraso, presenta occhi piccoli ravvicinati e zigomi sporgenti, Il tutto incorniciato da folta barba e capelli lunghi ondulati. La lunetta semicircolare contiene Il rilievo dell'aquila alata. Rappresentata di profilo, stante verso destra e con le ali dispiegate, l'aquila è resa con grande finezza esecutiva. La testa, mancante di becco, è circoscritta da una aureola baccellata. Tra gli artigli regge il libro che rimanda al vangelo di Giovanni.
Negli spazi di risulta, la formella è decorata con foglie lanceolate e motivi vegetali.
Notizie storico-critiche (NSC)
L'opera è di provenienza ignota. Sulla base della sua attribuzione al maestro di Giano è stata proposta nel 2016 una provenienza dal convento di San Francesco di Castelletto.
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAA:
A. Kutlinskaya
FTAD:
2025
Citazione completa (BIL)
A. Corio, 49. Lastra frammentaria con Cristo e il tetramorfo, in Genova nel Medioevo. Una capitale del Mediterraneo al tempo degli Embriaci, Genova 2016, pp. 218.