Tratto di fronte di paliotto composto da cinque edicole delimitate da colonnine tortili con capitelli a due ordini di foglie sormontati da archi a sesto acuto ed ornati da piccole volute. L’edicola più ampia mostra Cristo sporgente a mezzo busto dal sepolcro con ai lati i simboli della passione, la lancia e la spugna. Ai lati di Cristo si trovano la Madonna, racchiusa nel suo manto, e San Giovanni Evangelista, con le mani giunte. Nelle due edicole contigue a San Giovanni, Santo Stefano con la palma del martirio e San Leonardo con le catene.
DES
DESS:
Fronte di attualmente cinque scomparti ma originariamente a sette sormontati da archi a tutto sesto al centro la figura di Cristo uscente dal sepolcro a sinistra la Madonna a destra S. Giovanni, S. Stefano e un altro santo
SGT
SGTI:
Cristo nel sepolcro
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
MSA 34
INVC:
Museo di Sant'Agostino
DTZ
DTZG:
XIV
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
ADT:
XIV
DTSI:
1350
DTSV:
post
DTSF:
1399
DTSL:
ante
MTC
MTC:
marmo
Notizie storico-critiche (NSC)
L’opera proviene dalla demolita chiesa di San Francesco di Castelletto; passata nella collezione di Santo Varni fu acquistata dal Comune di Genova nel 1887. Depositata in un primo momento all'Accademia Ligustica di Belle Arti, fu trasferita nel 1892 a Palazzo Bianco e poi dopo il 1932 a Sant'Agostino.
Tratto di fronte di paliotto composto da cinque edicole delimitate da colonnine tortili con capitelli a due ordini di foglie sormontati da archi a sesto acuto ed ornati da piccole volute. L’edicola più ampia mostra Cristo sporgente a mezzo busto dal sepolcro con ai lati i simboli della passione, la lancia e la spugna. Ai lati di Cristo si trovano la Madonna, racchiusa nel suo manto, e San Giovanni Evangelista, con le mani giunte. Nelle due edicole contigue a San Giovanni, Santo Stefano con la palma del martirio e San Leonardo con le catene.
DES
DESS:
Fronte di attualmente cinque scomparti ma originariamente a sette sormontati da archi a tutto sesto al centro la figura di Cristo uscente dal sepolcro a sinistra la Madonna a destra S. Giovanni, S. Stefano e un altro santo
Notizie storico-critiche (NSC)
L’opera proviene dalla demolita chiesa di San Francesco di Castelletto; passata nella collezione di Santo Varni fu acquistata dal Comune di Genova nel 1887. Depositata in un primo momento all'Accademia Ligustica di Belle Arti, fu trasferita nel 1892 a Palazzo Bianco e poi dopo il 1932 a Sant'Agostino.
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAA:
Visconti
FTAD:
2019
Citazione completa (BIL)
Cat. Mostra 1892 p.27 n.203
Specifiche di accesso ai dati (ADS)
Profilo di accesso (ADSP):
1
Motivazione (ADSM):
scheda contenente dati liberamente accessibili
Funzionario responsabile (FUR)
P. Persano
Osservazioni (OSS)
passò all'Accademia ligustica e quindi a Palazzo Bianco nel 1892