Rubens, Pieter Paul
- Nome
- Nome:
- Pieter
- Secondo nome:
- Paul
- Cognome:
- Rubens
- Nome completo
- Rubens, Pieter Paul
- Nascita
- Luogo di nascita:
- Siegen
- Data di nascita:
- 28-06-1577
- Morte
- Luogo di morte:
- Anversa
- Data di morte:
- 30-05-1640
- Occupazione
- Pittore
- Data (da)
- 28/06/1577
- Data (a)
- 30/05/1640
- Descrizione
Pieter Paul Rubens non fu solo un grande artista, ma anche un profondo umanista, un diplomatico votato alla pace e un raffinato collezionista. Nato in Germania, si trasferì poi con la famiglia ad Anversa, dove, dopo gli studi umanistici e giuridici, cominciò l’apprendistato artistico, prima sotto Tobias Verhaecht, poi A. van Noort e, infine, con O. van Veen. Si iscrisse come maestro alla Gilda di San Luca di Anversa nel 1598 e due anni dopo partì per l’Italia. Qui, incontrò a Venezia Vincenzo I Gonzaga, Duca di Mantova (che, tuttavia, sembra avesse già conosciuto ad Anversa) alle cui dipendenze cominciò poco tempo dopo a lavorare come pittore, diplomatico e agente artistico. Durante gli otto anni del suo soggiorno italiano, per il Duca si recò a Firenze, Roma, in Spagna e a Genova in almeno tre diverse occasioni, nel corso delle quali realizzò veri e propri capolavori, da ritratti a pale d’altare. La malattia della madre lo costrinse a rientrare ad Anversa nel 1608, concludendo definitivamente la sua permanenza in Italia; ciononostante, le influenze e le suggestioni che l’artista seppe ricavare in quegli anni di profondo studio dei maestri italiani, Michelangelo e i veneti in primis, produrranno un’eco fondamentale per tutta la sua produzione, che, con il suo forte dinamismo, con la sua drammaticità e con il potente e fluido cromatismo, fece dell’artista il riconosciuto genio del Barocco. Nel 1609 entrò al servizio degli arciduchi Alberto d'Austria e Isabella, stabilendosi ad Anversa con la prima moglie, Isabella Brant, ed una prolifica bottega. Il binomio pittore-diplomatico, che caratterizzò tutta la sua vita, si distinse soprattutto nei primi anni Venti del Seicento, durante i quali si dedicò alla realizzazione di una delle sue opere maggiori, ovvero il ciclo con la Storia di Maria de' Medici per il palazzo del Lussemburgo a Parigi, e, contemporaneamente, ai vari tentativi di pace tra i Paesi Bassi spagnoli e le Province Unite olandesi. Nel 1622, diede altresì alle stampe la prima edizione dei Palazzi di Genova, un vero e proprio trattato di architettura in immagine che, attraverso 72 tavole di prospetti, sezioni e piante, successivamente implementate, aveva l’intento di proporre il tanto ammirato stile aulico e magniloquente delle dimore private cittadine genovesi, al fine di fornire un modello per un auspicato rinnovamento dell’architettura urbana di Anversa.