Sezione di lastra tagliata intenzionalmente dalla sede originaria, palazzo di Sargon II, Khorsabad. Vi sono rappresentati due dignitari di alto rango, cosa intuibile dalla presenza, nella sequenza ricostruita dei personaggi, del vizir o il principe ereditario che sta di fronte al re Assurbanipal. I dignitari guidano un corteo di soldati che conducono quattro prigionieri eccellenti e un quinto, forse principe o re vinto e catturato, verso sinistra. La differenza d’età tra i due è segnalata dalla presenza o meno della barba rettangolare e dell’orecchino a mezza luna, identico a quelli rinvenuti nel Palazzo, tipici di Assurbanipal e ricavati dal simbolo del dio Marduk. I capelli di entrambi sono resi a larghe onde piatte che ricadono sulle spalle e portano una tunica a mezza manica con uno scialle frangiato sulla spalla sinistra. Lo stile a volumi pieni e fluidi è riconducibile al momento dell’arte aulica assira del IX secolo a. C. e al programma iconografico-ideologico di Assurbanipal II. Il frammento genovese è stato messo in relazione con il frammento vaticano, sequenza poi ampliata con ulteriori frammenti e una serie di sculture che celebrano le vittoriose campagne militari del sovrano.
Sezione di lastra tagliata intenzionalmente dalla sede originaria, palazzo di Sargon II, Khorsabad. Vi sono rappresentati due dignitari di alto rango, cosa intuibile dalla presenza, nella sequenza ricostruita dei personaggi, del vizir o il principe ereditario che sta di fronte al re Assurbanipal. I dignitari guidano un corteo di soldati che conducono quattro prigionieri eccellenti e un quinto, forse principe o re vinto e catturato, verso sinistra. La differenza d’età tra i due è segnalata dalla presenza o meno della barba rettangolare e dell’orecchino a mezza luna, identico a quelli rinvenuti nel Palazzo, tipici di Assurbanipal e ricavati dal simbolo del dio Marduk. I capelli di entrambi sono resi a larghe onde piatte che ricadono sulle spalle e portano una tunica a mezza manica con uno scialle frangiato sulla spalla sinistra. Lo stile a volumi pieni e fluidi è riconducibile al momento dell’arte aulica assira del IX secolo a. C. e al programma iconografico-ideologico di Assurbanipal II. Il frammento genovese è stato messo in relazione con il frammento vaticano, sequenza poi ampliata con ulteriori frammenti e una serie di sculture che celebrano le vittoriose campagne militari del sovrano.
