Statua raffigurante una figura femminile stante, col peso che grava sulla gamba sinistra mentre la destra flessa è leggermente arretrata e spostata lateralmente. Indossa un chitone sottile ed è avvolta in un mantello che fasciando la vita e i fianchi crea effetti di trasparenza. L’atteggiamento del corpo e la disposizione del mantello permettono un’identificazione come Kore-Persefone, la figlia di Demetra rapita da Ade, secondo un modello la cui invenzione è generalmente attribuita a Prassitele. Attraverso confronti è possibile far risalire l’origine dell’opera all’area veneta, dove la produzione statuaria fiorisce in modo particolare durante il principato di Claudio.
Statua raffigurante una figura femminile stante, col peso che grava sulla gamba sinistra mentre la destra flessa è leggermente arretrata e spostata lateralmente. Indossa un chitone sottile ed è avvolta in un mantello che fasciando la vita e i fianchi crea effetti di trasparenza. L’atteggiamento del corpo e la disposizione del mantello permettono un’identificazione come Kore-Persefone, la figlia di Demetra rapita da Ade, secondo un modello la cui invenzione è generalmente attribuita a Prassitele. Attraverso confronti è possibile far risalire l’origine dell’opera all’area veneta, dove la produzione statuaria fiorisce in modo particolare durante il principato di Claudio.
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
A. Bettini - B.M. Giannattasio - A.M. Pastorino - L. Quartino