Dellepiane, Beppe

Beppe Dellepiane nasce il 12 luglio 1937 a Bolzaneto, vivendo le trasformazioni della Genova industriale fra le due guerre. 

La sua pirma ricerca artistica si muove tra Informale e Poesia Visiva, orientandosi successivamente verso piccoli assemblaggi su tavola (Ex voto) in seguito distrutti. 

Nel 1971 presenta a Genova l’installazione Bici-ambivalente alla galleria Unimedia di Caterina Gualco mentre a Savona, al Brandale di Stelio Rescio, la Madonna della seggiola: queste opere segnano l’inizio del periodo di maggior fortuna critica dell’artista, che espone a Napoli e a Torino (1973), a Roma, Spoleto e Graz (1974), a Milano (1976), imponendosi anche come uno dei performers di punta della scena nazionale.

Tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 prosegue un’intensa attività espositiva in spazi privati e pubblici, tra cui spiccano la personale tenuta nel 1981 a Genova, alla Gomma Gutta, e la grande mostra “A Guido Gozzano”, allestita a Palazzo Bianco nel 1982, presentata da Attilio Sartori.
Nel 1984 Dellepiane si allontana dall'attività pubblica in seguito alla morte della figlia Francesca. Nel 1997 torna sulla scena artistica con la retrospettiva “Metafore, metonimie, trasmutazioni” ordinata da Sandra Solimano presso il Museo d’arte contemporanea di Villa Croce, al quale in precedenza aveva donato le opere di grande dimensione realizzate tra il 1980 e il 1984. 

Nel 1999 l'artista pubblica presso l’editore De Ferrari il volume di poesie “L’amor te sensica. Diario di Monsignor Scazonte (1980-1985)”. 

Negli anni più recenti tiene diverse esposizioni in Italia e all’estero.