A metà ‘800 Alessandro Cerruti era una delle più note personalità del ceto armatoriale genovese.
Sull'esempio del Lavarello, volle tentare la linea sud americana ed a tale fine commissionò ad Agostino Briasco due clipper ad elica, cioè navi miste vela-vapore con scafo in legno: il «Clementina I» varato il 15 luglio 1865, e l’anno dopo l’«Agnese».
Quest’ultimo aveva una stazza netta di 593 tonn e una macchina da 80 CV a cilindri verticali del sistema Thompson, costruita a Sampierdarena nello stabilimento Ansaldo dai fratelli Bombrini: due caldaie tubolari a due forni ognuna, consumo giornaliero 15 tonnellate di carbone, velocità oltre otto miglia.
La prima classe a poppa disponeva di un salone da pranzo, di una saletta per signore e diverse cabine attorno al salone. A proravia una seconda classe capace di 50 posti, la prima mai apparsa sulle navi della nostra Marina Mercantile. Nel primo e secondo interponte, 250 cuccette per emigranti. Il costo della nave fu di 600 mila lire. Salpava da Genova il 2 novembre 1866 al comando del capitano Francesco Dunan.
Come tutti le navi “ibride” di questo tipo, risentirono ben presto della concorrenza dei piroscafi. Per questo il Cerruti ne acquistò due usati in Inghilterra - che ribattezzò «Clementina II» e «Isabella» - con cui continuò la linea sudaemricana finchè morte lo colse nel 1872.
A metà ‘800 Alessandro Cerruti era una delle più note personalità del ceto armatoriale genovese.
Sull'esempio del Lavarello, volle tentare la linea sud americana ed a tale fine commissionò ad Agostino Briasco due clipper ad elica, cioè navi miste vela-vapore con scafo in legno: il «Clementina I» varato il 15 luglio 1865, e l’anno dopo l’«Agnese».
Quest’ultimo aveva una stazza netta di 593 tonn e una macchina da 80 CV a cilindri verticali del sistema Thompson, costruita a Sampierdarena nello stabilimento Ansaldo dai fratelli Bombrini: due caldaie tubolari a due forni ognuna, consumo giornaliero 15 tonnellate di carbone, velocità oltre otto miglia.
La prima classe a poppa disponeva di un salone da pranzo, di una saletta per signore e diverse cabine attorno al salone. A proravia una seconda classe capace di 50 posti, la prima mai apparsa sulle navi della nostra Marina Mercantile. Nel primo e secondo interponte, 250 cuccette per emigranti. Il costo della nave fu di 600 mila lire. Salpava da Genova il 2 novembre 1866 al comando del capitano Francesco Dunan.
Come tutti le navi “ibride” di questo tipo, risentirono ben presto della concorrenza dei piroscafi. Per questo il Cerruti ne acquistò due usati in Inghilterra - che ribattezzò «Clementina II» e «Isabella» - con cui continuò la linea sudaemricana finchè morte lo colse nel 1872.