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La prova dell’inno di Garibaldi in casa Camozzi allo Zerbino

OGT
OGTD:
dipinto
Autore (AUT)
AUTS:
attribuito
AUTR:
pittore
AUTN:
Peschiera, Federico
AUTA:
Pino, 1814 - Oceano Atlantico, 1854
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Il dipinto rappresente l'interno di un grande salone con cantanti che hanno in mano degli spartiti ed alcuni spetattori seduti.
Codifica Iconclass (DESI)
41AA11 : 48C78
DES
DESS:
figure
Titolo (SGTT)
La prova dell’inno di Garibaldi in casa Camozzi allo Zerbino
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
55
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1858
DTSV:
ca
DTSF:
1858
DTSL:
ca
MTC
MTC:
penna
Notizie storico-critiche (NSC)
Il 19 dicembre 1858 Garibaldi incontrò a Genova in casa di Gabriele Camozzi, allo Zerbino, il poeta Luigi Mercantini e gli commissionò un inno per i suoi volontari. Mercantini accettò con entusiasmo e la sera del 31 dicembre vi fu la prova generale, raffigurata in questo disegno, alla presenza di molti patrioti. Mancava Garibaldi che, quando ne ascoltò le note, rimase entusiasta. L'inno tardò a superare nel favore dei garibaldini il più popolare "Fratelli d'Italia", tanto più che, secondo quanto attesta Anton Giulio Barrili, cantato per la prima volta in una circostanza sfortunata, a Mentana, fu per lungo tempo considerato dai legionari garibaldini come menagramo. Altre fonti affermano una più immediata presa popolare; certamente, dopo il 1867, accompagnò le camicie rosse in ogni loro battaglia.