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Madonna con Bambino tra i santi Giovanni Battista, Erasmo, Chiara e Francesco

Museo di Sant’Agostino
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTM:
firma
AUTN:
Leonardo da Pavia
AUTA:
notizie nel 1466
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
La Madonna con il bambino e quattro santi, ciascuno in aureola dorata su cui è inciso il nome, sono rappresentati sotto un nicchione dorato. La Vergine, con un ampio mantello nero bordato d'oro, una ricca tunica e il capo coperto da un velo trasparente, è seduta su un trono rosso e nocciola, sulla cui base è dipinta un'iscrizione. Raffigurata con il viso leggermente inclinato, tiene una rosa nella mano destra e sorregge Gesù, seduto, con l'altra mano. A sinistra San Giovanni Battista è raffigurato in piedi con il busto di tre quarti, vestito con una lunga tunica scura, trattenuta in vita da un cordone annodato, e un mantello rosso. Nella mano sinistra regge un agnellino, mentre indica Gesù con l'indice della mano destra, con cui tiene anche un cartiglio. Alle sue spalle è ritratto in abiti vescovili Sant'Erasmo, con un pastorale nella mano destra e una fiaccola accesa nella sinistra. Dal lato opposto, Santa Chiara, in abiti monacali, tiene nella mano sinistra e nella destra un libro rosso e un ostensorio. Di fronte a lei è dipinto San Francesco, con un saio scuro fermato in vita da un cordone. Anch'egli regge un libro nella mano sinistra e un crocifisso di legno con la destra. La parete di fondo è decorata con maioliche blu, azzurre e dorate, che l'artista aveva probabilmente a Genova.
DES
DESS:
Soggetti sacri: religione. Personaggi: Madonna; Gesù bambino; san Giovanni Battista; sant'Erasmo; santa Chiara; san Francesco. attributi: agnello, cartigli
Titolo (SGTT)
Madonna con bambino tra i santi Giovanni Battista, Erasmo, Chiara e Francesco
SGT
SGTI:
Madonna in trono con bambino fra i santi Erasmo, Giovanni Battista, Francesco e Chiara
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 309
DTZ
DTZG:
XV
Cronologia (DT)
DTSI:
1466
DTSV:
ca
DTSF:
1466
DTSL:
ca
MTC
MTC:
tempera su tavola trasportata su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto proviene forse da un edificio religioso distrutto a causa delle soppressioni di età napoleonica e fu inserito nel nucleo di opere che Baratta scelse per il museo genovese ideato da Napoleone I (Grosso 1932, p. 103). Come attesta l'iscrizione alla base del trono, l'opera fu eseguita da Leonardo da Pavia, artista talvolta identificato con Leonardo Vidolenghi, talvolta con un suo omonimo (Frangi 1988, pp. 208-209; De Floriani 1991, p. 259. Bibliografia precedente; Vannutelli 1995, pp. 7-10; Albertario 1996, pp. 885-886; De Marchi 1997, p. 139 n. 21; Romani 2003, p. 33). Elementi che appartengono alla tradizione tardogotica, quali la costruzione prospettica precaria, la gracilità della figura del bambino e l'affollarsi delle figure in uno spazio esiguo, coesistono con elementi innovativi. Si notino, per esempio, l'impiego dell'arco a tutto sesto, che, come nelle opere fiamminghe, è utilizzato come diaframma tra l'osservatore e il dipinto, e la resa delle trasparenze del velo della Vergine e dell'ostensorio di Santa Chiara. Il pittore inoltre rappresenta la scena in un unico pannello, collocando le figure entro una nicchia ed evitando la struttura del polittico tradizionale, suddiviso in più scomparti (Frangi 1988, pp. 208-209; De Floriani 1991, p. 259). La soluzione decorativa dello sfondo sembra particolarmente originale, poiché non sono noti esempi antecedenti nella produzione della Liguria dell'epoca.