Nella seconda metà del Seicento, Genova è particolarmente affascinata dal tempestismo, una moda pittorica che fa riferimento a Pieter Mulier - soprannominato il Tempesta - un artista olandese dalla vita irrequieta (finirà in prigione nel 1676 con l'accusa di aver fatto uccidere la moglie da due sicari) e dallo stile particolare, iniziatore, all'interno della più ampia produzione “marinista" di un filone di tempeste, burrasche e naufragi che conoscerà una certa fortuna, fino a diventare un genere
particolarmente apprezzato dalla committenza della seconda metà del XVII secolo.
Il principale discepolo del Tempesta sarà Carlo Antonio Tavella (1668-1738), nato a Milano da genitori genovesi e che entrerà nel suo atelier piuttosto tardi, seguendo l'olandese fino alla sua morte (1701) ed ereditandone gli schizzi e i disegni.
Tavella non si farà grandi scrupoli nel riprodurre tali disegni e realizzare dipinti con navi che inalberano la bandiera olandese. Il dipinto è piuttosto semplice nella sua composizione, ma utilizza i tipici clichet del tempestismo: una barca colta da una burrasca, una costa rocciosa, a l'agitazione dei marinai, il mare spazzato da raffiche forti e tese, che sollevano spruzzi,
il cielo, dal cromatismo tipico azzurro e bianco, sono le "firme" che il Tavella lascia su quest'opera, insieme al Burrasca con naufragio (N.I.M.N. 1064) che, con ogni probabilità, ne rappresenta il pendant.
Nella seconda metà del Seicento, Genova è particolarmente affascinata dal tempestismo, una moda pittorica che fa riferimento a Pieter Mulier - soprannominato il Tempesta - un artista olandese dalla vita irrequieta (finirà in prigione nel 1676 con l'accusa di aver fatto uccidere la moglie da due sicari) e dallo stile particolare, iniziatore, all'interno della più ampia produzione “marinista" di un filone di tempeste, burrasche e naufragi che conoscerà una certa fortuna, fino a diventare un genere
particolarmente apprezzato dalla committenza della seconda metà del XVII secolo.
Il principale discepolo del Tempesta sarà Carlo Antonio Tavella (1668-1738), nato a Milano da genitori genovesi e che entrerà nel suo atelier piuttosto tardi, seguendo l'olandese fino alla sua morte (1701) ed ereditandone gli schizzi e i disegni.
Tavella non si farà grandi scrupoli nel riprodurre tali disegni e realizzare dipinti con navi che inalberano la bandiera olandese. Il dipinto è piuttosto semplice nella sua composizione, ma utilizza i tipici clichet del tempestismo: una barca colta da una burrasca, una costa rocciosa, a l'agitazione dei marinai, il mare spazzato da raffiche forti e tese, che sollevano spruzzi,
il cielo, dal cromatismo tipico azzurro e bianco, sono le "firme" che il Tavella lascia su quest'opera, insieme al Burrasca con naufragio (N.I.M.N. 1064) che, con ogni probabilità, ne rappresenta il pendant.