Freccia costituita da una punta di ferro, oggi staccata, immanicata e fissata, tramite legatura con tendine, a un'asta di legno o di canna che presenta scanalature curve lungo tutta la sua lunghezza. Alla coda dell'asta sono presenti tracce di penne fissate tramite legatura con tendini.
Altri inventari (INV)
INVN:
S.N.340
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSV:
post
DTSL:
ante
DTM:
analisi stilistica,confronto
DTT:
Esami stilistico-comparativi
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
Materia e tecnica (MTC)
MTCP:
Punta
MTCT_BLOCK:
modellatura
MTCM:
ferro
MTCT:
fusione
MTCP:
Asta
MTCP:
Cocca
MTCP:
Impennaggio
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Le punte di freccia potevano essere di osso, di corno di cervo o di bisonte, di selce; verso la fine del XIX secolo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con coloni, si sostituirono i materiali tradizionali con il ferro. La punta veniva immanicata e fissata con tendini a un'asta di legno di lunghezza proporzionata a quella dell'arco. Il ramoscello scelto era raddrizzato e arrotondato, passandolo attraverso un foro praticato in un pezzo di corno e lisciato per mezzo di due pietre scanalate. L'asta recava leggeri solchi longitudinali detti "marchi del fulmine" o "solchi per il sangue", reputati utili ad assicurare la traiettoria della freccia. Per aumentare la precisione e la gittata si applicavano generalmente tre piume (quelle di avvoltoio o di tacchino selvatico erano le più usate), alla coda dell'asta la quale generalmente era intaccata. Le frecce per gli uccelli, per la piccola selvaggina o per il tiro a segno non avevano punte.
Osservazioni (OSS)
Iter museale dubbio per mancanza di numero di inventario. Potrebbe corrispondere all'oggetto dal n°11 al n°14, pag. 140, del Catalogo esposizione Missioni Cattoliche Americane: "Frecce - Miss. Ben." e n. 6 pag. 141: "Frecce con punta d'acciaio - Sioux Falls".
Notizie storico-critiche (NSC)
La punta della freccia forse potrebbe essere stata spezzata volutamente in segno di pace.
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Notizie storico-critiche (NSC)
La punta della freccia forse potrebbe essere stata spezzata volutamente in segno di pace.
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21-S19
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
Categoria (CTG)
armi
Definizione bene (OGT)
Configurazione strutturale e di contesto (OGTV):
Scomposto
OGTD:
freccia
Tipologia (OGTT)
armi da lancio
Materia e tecnica (MTC)
MTCP:
Punta
MTCT_BLOCK:
modellatura
MTCM:
ferro
MTCT:
fusione
MTCP:
Asta
MTCP:
Cocca
MTCP:
Impennaggio
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Le punte di freccia potevano essere di osso, di corno di cervo o di bisonte, di selce; verso la fine del XIX secolo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con coloni, si sostituirono i materiali tradizionali con il ferro. La punta veniva immanicata e fissata con tendini a un'asta di legno di lunghezza proporzionata a quella dell'arco. Il ramoscello scelto era raddrizzato e arrotondato, passandolo attraverso un foro praticato in un pezzo di corno e lisciato per mezzo di due pietre scanalate. L'asta recava leggeri solchi longitudinali detti "marchi del fulmine" o "solchi per il sangue", reputati utili ad assicurare la traiettoria della freccia. Per aumentare la precisione e la gittata si applicavano generalmente tre piume (quelle di avvoltoio o di tacchino selvatico erano le più usate), alla coda dell'asta la quale generalmente era intaccata. Le frecce per gli uccelli, per la piccola selvaggina o per il tiro a segno non avevano punte.
Osservazioni (OSS)
Iter museale dubbio per mancanza di numero di inventario. Potrebbe corrispondere all'oggetto dal n°11 al n°14, pag. 140, del Catalogo esposizione Missioni Cattoliche Americane: "Frecce - Miss. Ben." e n. 6 pag. 141: "Frecce con punta d'acciaio - Sioux Falls".
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Specifiche (LDCS):
Armadio: 6 SIN 2
Deposito: D
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Descrizione (DES)
Freccia costituita da una punta di ferro, oggi staccata, immanicata e fissata, tramite legatura con tendine, a un'asta di legno o di canna che presenta scanalature curve lungo tutta la sua lunghezza. Alla coda dell'asta sono presenti tracce di penne fissate tramite legatura con tendini.
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Nativi Nord Americani
Dati di uso (UTU)
UTUT:
storico
UTUF:
Offensiva/difensiva
UTUM:
La maggioranza degli indigeni, usando l'arco, teneva la coda della freccia tra le estremità dell'indice e del medio mentre le prime tre dita erano uncinate sulla corda dell'arco.
UTUO:
Guerra/caccia
UTUD:
Seconda metà XIX secolo
UTUN:
Faretra
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSV:
post
DTSL:
ante
DTM:
analisi stilistica,confronto
DTT:
Esami stilistico-comparativi
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
Altri inventari (INV)
INVN:
S.N.340
INVC:
C.D.A.
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)
PRTK:
America settentrionale
PRTS:
Dakota (U.S.A.)
TCL:
luogo di provenienza/collocazione precedente
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRTK:
Europa
PRCN:
Padiglione n.18
PRCU:
Spianata del Bisagno
PRCM:
Esposizione del IV centenario della scoperta dell'America
PRCS:
Attuale P.zza della Vittoria
PRDI:
1892
PRDU:
1893
TCL:
luogo di esposizione
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRTK:
Europa
PRCN:
Palazzo Bianco
PRCU:
Via Garibaldi, 11
PRCM:
Museo di storia e arte (dal 1908)
PRDI:
1894
PRDU:
1921
TCL:
luogo di esposizione
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRTK:
Europa
PRCN:
Palazzo Tursi
PRCU:
Via Garibaldi, 9
PRDI:
1921
PRDU:
1929
TCL:
luogo di deposito
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRVL:
Pegli
PRTK:
Europa
PRCN:
Villa Durazzo Pallavicini
PRCU:
Via Pallavicini, 11
PRCM:
Museo di etnografia americana e africana (dal 1936)
PRDI:
1929
PRDU:
1941
TCL:
luogo di esposizione
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Tiglieto
PRTK:
Europa
PRCN:
Badia di Tiglieto D'Orba
PRDI:
1941/45
PRDU:
1950 ante
TCL:
luogo di deposito
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRVL:
Pegli
PRTK:
Europa
PRCN:
Villa Durazzo Pallavicini
PRCU:
Via Pallavicini, 11
PRDI:
1950 ante
PRDU:
1952/53
TCL:
luogo di deposito
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRTK:
Europa
PRCN:
Castello D'Albertis
PRCU:
C.so Dogali, 18
PRCS:
Deposito dal 1952/53 al 1971 e dal 1977 al 1991 - Esposizione dal 1972 al 1977