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Bambola

Museo delle Culture del Mondo Castello D’Albertis
Categoria (CTG)
giocattolo
OGT
OGTD:
bambola
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Nativi Nord Americani
ATBM:
analisi stilistica,analisi dei materiali
Descrizione (DES)
Bambola femminile costituita dal corpo in tessuto di cotone e dalla testa in pelle di cervide, entrambe imbottite di lana cardata. Occhi e bocca sono resi con conterie di vetro azzurre, blu e rosse. La veste, lunga fino alla caviglia, è in pelle di cervide con maniche lunghe e bordi delle maniche e della gonna frangiati. È decorata con conterie rosse, blu, rosa, azzurre e gialle e ha una cintura frangiata. Un sonaglio conico è appeso sotto il braccio sinistro. I mocassini in pelle sono decorati in conterie di vetro blu e gialle. Gambiere in pelle frangiate decorate con conterie di vetro blu e gialle.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.A.470
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTSV:
post
DTSL:
ante
DTM:
analisi stilistica,confronto
DTT:
Esami stilistico-comparativi
DTZG:
XIX
DTSI:
1801
DTSF:
1850
Materia e tecnica (MTC)
MTCP:
Corpo
MTCT_BLOCK:
cucitura a mano
MTCM:
tessuto
MTCT:
taglio
MTCP:
Testa; veste
MTCT_BLOCK:
ingrassatura, levigatura, asciugatura, cucitura a mano
MTCP:
Imbottitura
MTCP:
Decorazioni
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
La forma della bambola veniva tagliata da una pelle di cervide conciata o da tessuto di cotone, imbottita con pelo di bisonte o lana e cucita. Le bambole potevano essere prive di tratti fisiognomici o con solo gli occhi, o il naso o la bocca realizzati in perline di vetro colorate fissate con cuciture. I capelli, se presenti, erano costituiti dai capelli della bambina proprietaria della bambola. Il vestito era in pelle di cervide decorato con perline di vetro e realizzato su modello semplificato dei vestiti per gli adulti e della moda del periodo. A partire dal 1850 circa gli abiti vennero realizzati in lana o calicò dai colori vivaci ottenuti in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con i bianchi. Fasi della conciatura: la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Osservazioni (OSS)
Da catalogo Missioni Cattoliche Americane, n°20 pag. 142: "fantoccio indiano".